Ecografia in Gravidanza: Come Funziona, Cosa c’è da Sapere e Quando e Quante si Fanno

L’ecografia è uno degli esami fondamentali da fare durante la gravidanza, per rendersene conto basti solo pensare che fino a qualche decennio fa non esisteva e tutto ciò che riguardava il bambino in grembo – sesso, se uno o più, eventuali malformazioni, posizione finale all’interno dell’utero… – era affidato al caso o alle poche intuizioni che le ostetriche dell’epoca potevano ricavare dai loro pochi e semplici strumenti.

Oggigiorno, un esame diagnostico così importante permette non solo di monitorare la crescita del feto e di individuare molte eventuali problematiche relative ai suoi organi o alle sue strutture anatomiche, ma si rivela uno strumento efficace anche per tenere sotto controllo l’utero della madre e, conseguentemente, la sua salute (per altri approfondimenti sulla salute visita il sito www.greenfvg.it). E’ importante sapere che tanto gli ecografi quanto gli operatori che effettuano l’esame diagnostico sono periodicamente controllati qualitativamente i primi e aggiornati secondo le ultime linee guida del Ministero i secondi. Questo garantisce lo svolgimento di un esame accurato e altamente professionale.

COME FUNZIONA UN’ECOGRAFIA

L’ecografia è un esame semplice e completamente indolore che, sfruttando gli ultrasuoni e non le radiazioni, si rivela del tutto innocuo per la salute della mamma e del bambino. L’ecografo è costituito da un blocco principale comprensivo di tutti i comandi utilizzati dall’operatore per muoversi all’interno dell’immagine che compare su uno schermo a cui è collegata una sonda che scorre sulla pancia della gestante. Prima di iniziare l’esame, sull’addome viene applicato del gel all’acqua – fresco e completamente innocuo – sul quale si muoverà la sonda: questa operazione serve ad evitare che si formino delle bolle d’aria che potrebbero interferire con il passaggio degli ultrasuoni prodotti dall’ecografo. L’esame in sè può durare all’incirca dai venti minuti in su, dipende dalle valutazioni del momento e se si sta cercando di visualizzare qualcosa in particolare.

Ecografia Gravidanza
Ecografia Gravidanza

QUANTE ECOGRAFIE SI FANNO DURANTE LA GRAVIDANZA E QUANDO

Fino a qualche tempo fa le Linee Guida della Società Italiana di ecografia ostetrica e ginecologica raccomandava di effettuare tre ecografie – una per trimestre – durante tutta la gestazione per avere sempre un quadro completo della salute del bambino. Recentemente, però, il Sistema Sanitario Nazionale ha deciso che, se la gravidanza è fisiologica e priva di complicanze, le ecografie gratuite dovranno essere solo due. La terza può esserlo solo se il ginecologo ravvisa un’eventuale patologia materna o fetale che merita un ulteriore esame ecografico. In qualunque caso, sono la quasi totalità le donne che si sottopongono all’ecografia del terzo trimestre privatamente e, quindi, a pagamento.

Ecografia del Primo Trimestre

Solitamente la prima ecografia si effettua tra l’undicesima e la tredicesima settimana di gestazione – prima è improbabile ottenere risultati affidabili – e mira a visualizzare l’impianto della camera ovulare, a rilevare il battito cardiaco dell’embrione, il numero e a stabilire l’esatta epoca gestazionale. Durante la prima ecografia il ginecologo può effettuare un primo screening delle eventuali anomalie cromosomiche attraverso l’esame della traslucenza nucale, una fessura traslucida in ecografia a livello della cute nucale del feto che contiene del liquido: se questa fessura è molto ampia, secondo un calcolo statistico – si badi bene: non c’è, quindi, nessuna certezza – aumentano le possibilità che il bambino presenti delle anomalie cromosomiche. In questo caso il medico può consigliare alla madre di sottoporsi ad un’amniocentesi o ad una villocentesi per approfondire l’indagine genetica.

Inoltre, durante la prima ecografia è possibile verificare la presenza della spina bifida o di altre malformazioni del tubo neurale.

Ecografia del Secondo Trimestre o Morfologica

Si effettua tra la diciannovesima e la ventunesima settimana di gestazione e, molto probabilmente, si tratta dell’ecografia più importante tra le tre perché permette di svolgere un’attenta analisi degli organi interni del bambino per valutarne forma e dimensioni ed escludere o individuare buona parte delle possibili malformazioni o patologie fetali. Durante questa ecografia è possibile individuare con certezza il sesso del bambino e si potranno facilmente percepire i suoi movimenti, dalle mani che si aprono e chiudono fino agli spostamenti delle gambe. Inoltre, il ginecologo potrà tenere sotto controllo in maniera migliore la posizione e la struttura della placenta, oltre alla presenza della giusta quantità di liquido amniotico.

Ecografia del Terzo Trimestre o di Accrescimento

Quest’ultima ecografia si effettua, solitamente, intorno alla trentaduesima settimana di gestazione e mira a verificare la crescita senza complicanze del bambino, l’assenza di malformazioni, la quantità di liquido amitotico e la struttura della placenta. Inoltre, essa serve anche per verificare la posizione del bambino in vista del parto: nel caso fosse ancora podalico, il medico raccomanderà di sottoporsi ad alcune manovre per mettere il bambino nella giusta posizione oppure, se questo non avvenisse, programmerà un cesareo.

Sono molte le donne che, oltre alle tre – ormai due – ecografie raccomandate, ne effettuano un numero maggiore, soprattutto quando sono stati rilevati dei rischi o delle patologie a carico della madre o del bambino: in questo caso le ecografie vengono chiamate di secondo livello.

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