La gravidanza è un periodo particolare per una donna. Bellissimo e pesante al tempo stesso, non sono pochi i fastidi che bisogna sopportare: ipersensibilità della pelle, aumento della pressione sanguigna, disturbi di stomaco, le famose nausee mattutine … e non ultima anche una forma di stitichezza che è tipica del periodo e legata alla trasformazione fisica che avviene nel corpo della donna.
Perché compare la stitichezza in gravidanza
Molte donne lo sanno già, quando si aspetta il ciclo e si è in piena tempesta ormonale la stitichezza non è rara. In gravidanza è ancora più comune per via dell’azione del progesterone che serve a regolare le contrazioni dell’utero, così da mantenerlo resistente per trattenere il feto. Il problema è che regolando le contrazioni dell’utero si regolano anche quelle dell’intestino che rallenta di conseguenza il proprio “lavoro” di espulsione delle feci. Da cui l’indurimento e la stitichezza. Anche l’aumento della pancia, con l’utero che scende verso il basso, schiaccia l’intestino rendendo complicata l’espulsione delle feci. Se a ciò si unisce anche la continua necessità di urinare, espellendo quindi altri liquidi, si comprende come mai insorga il problema.